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Un ricordo e un testo inedito di Alessandra Nina Maroccolo

Credo di avere incontrato Nina la prima volta nel ‘99, grazie a Domenico De Martino che aveva selezionato dieci tra i poeti e le poete presenti nell’Archivio Giovani Artisti del Comune di Firenze, e i cui lavori vennero raccolti nel 2000 nell’antologia Nodo Sottile I (tra cui, oltre il sottoscritto, comparivano Valentina Belgrado, Elisa Biagini, Luca Bonelli, Massimiliano Chiamenti, Claudia De Venuto, Marco Di Bari, Alessandra Nina Maroccolo, Andrea Mi e Rosalba Troiano; gli altri 4 poeti erano stati suggeriti da Mariella Bettarini: Alessandro Ghignoli, Chiara Guarducci, Roberto Maggiani e Marco Simonelli). La selezione di De Martino era molto eterogenea, ma questo non ha impedito la formazione del gruppo poetico Stanzevolute, che accoglieva molte delle voci apparse nell’antologia, più altre esterne tra cui quella di Vincenzo Lauria. Stanzevolute, durante la sua breve, ma non finita esistenza, ha organizzato numerosi reading e performance dal 2001 al 2004, oltre a quattro pubblicazioni autoprodotte: i cosiddetti “Depositi”. 

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C’è vita nella scoria

La scoria infinita – Luoghi comuni, il libro di Arianna Gaudio pubblicato da Le Strade Bianche di Stampa Alternativa nel 2021, con prefazione di Caterina Guzzanti, è tante cose insieme: una raccolta di racconti, un testo teatrale, un saggio di sociologia, di linguistica o di dialettologia, un libro comico, un dramma umano, dei racconti naturalistici, una raccolta di poesie.

Una scoria

DA ZARA

Figlia: mamma guarda che bello questo! che dici me lo provo?
Madre: sta male al manichino, figuriamoci a te.

Cornelia, la madre dei Gracchi.

Ho letto e ascoltato le storie di questo libro in moltissime occasioni, in situazioni private, durante letture pubbliche e in teatro, ed è finalmente giunto il momento di scrivere qualche pensiero.

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“Limpida a guardare” di Michela Silla

Per ogni sole inerte
mi fingo linda e assorta;
senza fatiche sul petto,
né sparatorie di luce.

Limpida a guardare è la raccolta poetica di esordio, appena pubblicata da Transeuropa, di Michela Silla, un compatto racconto in forma di poesia che si interroga sulla relazione tra l’Autrice e l’Altro (o l’assenza dell’Altro) attraverso dei quasi-dialoghi con tre diversi tu, tutti maschili, che si disvelano progressivamente. Le tre figure non acquistano quasi mai fisicità, ma tendono invece verso l’astrazione e quindi a fondersi, talvolta senza lasciarci la possibilità di distinguerle tra loro. L’Altro prende la forma di un’unica figura maschile, quasi mitica, che riveste di volta in volta ruoli diversi.

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Un ricordo personale di Liliana Ugolini

Altri, molto meglio di me, potranno e sapranno dipingere un ritratto poetico, artistico e umano di Liliana Ugolini, scomparsa il 13 luglio 2021, e a loro lascio il compito.

Io vorrei invece dedicarle un ricordo personale: un piccolo tuffo nella memoria per ricordare la sua poesia e la splendida persona che è stata.

Ho conosciuto Liliana molti anni fa, più di 20 sicuramente, e il suo sorriso allegro e sincero mi ha ammaliato immediatamente: eravamo alle Giubbe Rosse, durante l’ultimo periodo d’oro dello storico caffè, quando negli anni ’90 i versi dei poeti risuonavano, forse per l’ultima volta, tra i quadri e i tavolini del locale.

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Roberto Corsi e il grottesco quotidiano

Nota di lettura su La perdita e il perdono di Roberto R. Corsi (Edizioni Pietre Vive, 2020)

Da tempo aspettavo il nuovo libro di Roberto Corsi e appena uscito, a settembre 2020, me ne sono procurato una copia che ho letto d’un fiato. Adesso, dopo plurime letture, credo di essere in grado di scriverci qualcosa.

Premetto che non sono obiettivo: conosco personalmente Roberto Corsi, ci siamo incontrati a un reading, e ho capito immediatamente che le sue poesie erano nelle mie corde; ne ho avuto la certezza soprattutto dopo aver letto quelle raccolte in Cinquantaseicozze (Italic, 2015), libro che vi suggerisco di acquistare finché ne restano copie in circolazione.

Non mi dilungo, non sono un critico, ma un lettore (e autore), per cui vi dirò alcune mie impressioni senza pretese accademiche, ma forse con qualcuna di proselitismo, quello sano che si usa quando ci piace qualcosa, tipo “Devi assolutamente vedere quel film”.

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Il ritorno al passato di Massimo Acciai Baggiani

Nota di lettura su La straordinaria nevicata dell’85 di Massimo Acciai Baggiani (Gli Elefanti Edizioni)

Nel suo ultimo romanzo Massimo Acciai Baggiani ci riporta a un giorno che è rimasto nella memoria di chiunque avesse l’età giusta per ricordarselo, il 5 gennaio 1985, quando la città di Firenze si svegliò ricoperta da uno spesso strato di neve.

Ricordo che affacciandomi alla finestra tutto era bianco, il piazzale dietro casa, gli alberi, i tetti delle case e un silenzio irreale riempiva l’aria. Le scuole erano state immediatamente chiuse e noi ragazzi ci buttammo sulla neve fresca, intatta. Uno di quei giorni in cui si chiede: “Te lo ricordi? E tu dov’eri?”

La straordinaria nevicata dell’85 è un libro sulla memoria, quella del protagonista, che l’ha perduta, quella della città, la Firenze degli anni ’80 e la nostra stessa memoria. Si seguono le vicende romanzesche del protagonista in questo suo personale viaggio nel passato mentre allo stesso tempo ricostruiamo il nostro.

In questa atmosfera rarefatta si svolge la parte principale del romanzo in cui il protagonista incontra se stesso, il bambino dimenticato. Come nelle migliori storie di viaggi nel tempo il passato riporta lentamente a galla ricordi assopiti che hanno il potere di influenzare anche il presente.

L’autore intreccia questo evento a una trama da romanzo di avventura, con colpi di scena, incontri a sorpresa, amore e scoperte sorprendenti. Un libro da leggere tutto d’un fiato, ma che lascia anche il tempo per una riflessione su noi stessi, su chi eravamo, chi siamo e su chi saremo.

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BlueRoom Colibrì: Giornata Mondiale della Poesia in compagnia di Roberto Balò

La ricerca n° 18 (Loescher): Sette poesie di Roberto Balò

È uscito il n° 18 della rivista La ricerca (Loescher) con due pagine dedicate a sette poesie tratte dal volume Saga (Porto Seguro, 2019). La rivista è intitolata “Umano, postumano, artificiale. Il futuro della scuola è nelle macchine?” ed è un numero dedicato a intelligenza artificiale, ai suoi fondamenti etici e politici e al libero arbitrio: tutto ovviamente studiato dal punto di vista dell’educazione.

La ricerca n° 18 è consultabile gratuitamente online.

Saga di Roberto Balò è disponibile nelle maggiori librerie del web.

Le recensioni di Saga

Saga nei suoi primi mesi di vita ha già ricevuto alcune recensioni, devo dire tutte molto belle e generose. Ve ne riporto l’inizio con il link per poterle leggere integralmente.

Simone Giusti, Una poesia per insegnare #15, 18 agosto 2019

Ci sono poeti che si possono portare in classe con più leggerezza di altri. Tiriamo fuori il libro dalla cartella, lo apriamo a caso, leggiamo ad alta voce:

richiamo totale

(Continua a leggere)

Maurizio Giardi su Lidice

Parlare di un libro che tratta di poesia e fantascienza, mi sembrava un azzardo. Poi invece ho capito che proprio l’azzardo è richiesto per avvicinarsi a Saga, il libro di Roberto Balò edito da Porto Seguro. Occorre fantasia e spregiudicatezza per capire le parole che l’autore ha riversato sulle pagine bianche in venti anni. (Continua a leggere)

Chetti Ghisu su Cagliari Art Magazine

Ieri sera a Cagliari, al May Mask di via Giardini 149/a, il poeta e francesista fiorentino Roberto Balò, insieme a Joe Perrino, ha presentato Saga, la sua ultima raccolta di poesie, composte in vent’anni di di attività (1999 – 2019), che narrano, sul filo del tempo, l’epopea in versi di un uomo senza tempo, un blade runner cacciatore (e divoratore) di mostri sacri della letteratura, da Omero a Philip K. Dick, da Luciano di Samosata ad Isaac Asimov. (Continua a leggere)

Carlo Menzinger di Preussenthal su La legenda di Carlo Menzinger

Quale dei generi letterari è il più poetico? In pochi risponderebbero “la fantascienza”, eppure non è poetico parlare di stelle lontane, di viaggi impossibili, di mondi immaginari, di creature fantastiche, di illusioni e speranze, di avventure cavalleresche? Se, poi, l’arte è creazione, che cosa è più creativo dell’immaginare interi mondi nuovi? (Continua a leggere)

saga (e preludio a saga) per Porto Seguro Editore

non penso mai allo spazio
solo al tempo
ma sbaglio
sono la stessa cosa

saga di roberto balò

È disponibile in volume la mia raccolta di poesie di fantascienza saga edita dalla Porto Seguro Editore.

Saga è l’epopea in versi di un uomo senza nome in viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca del senso dell’esistenza. Un viaggio probabilmente inutile e senza ritorno durante il quale il protagonista, attraverso incontri con umani, alieni e dèi, sullo sfondo di epiche battaglie spaziali, diventerà un super(anti)eroe il cui principale nemico è se stesso.

La sessantina di testi poetici che compongono questo moderno poema epico hanno diversi riferimenti letterari tra i quali l’Odissea di Omero, i libri di Philip K. Dick, la Storia vera di Luciano di Samosata, l’imprescindibile Asimov e molta altra letteratura di genere fantascientifico (ma non solo). Tante sono anche le ispirazioni cinematografiche fra cui 2001 Odissea nello spazio di Kubrick, la prima trilogia di Guerre stellari, i vari Alien e altri b-movie di genere.

Con un’introduzione di Elisa Biagini, la prefazione di Massimo Acciai Baggiani e la postfazione di Francesco Martini.

Copertina: Testa di dea, opera di Francesco Falciani.

Il libro può essere acquistato sul sito della casa editrice Porto Seguro o su Mondadori Store.